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Archive for novembre, 2009

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SONO BALTICI DUE COMMISSARI UE

Nella nuova Commissione Europea sono state riservate due poltrone ai rappresentanti delle Repubbliche Baltiche: Andris Piebalgs (Lettonia) Commissario alla Sviluppo e Igirdas Emeta (Lituania) Commissario alle tasse, consumatori e antifrode.

LA „CARMEN“ IN DIRETTA DA MILANO
VISIBILE ANCHE IN ESTONIA E LETTONIA

In alcuni cinema della Lettonia e dell’Estonia sarà trasmessa lunedì 7 dicembre , in diretta TV dal Teatro La Scala di Milano, la Carmen diretta da Daniel Berenboin e interpretata da Anita Rachvelishcili.
L’opera in diretta al cinema ormai non è più un esperimento, ma un’abitudine consolidata: il Met di New York trasmette stabilmente i suoi spettacoli in tutto il mondo e in alta definizione.
La trasmissione in diretta dell’opera da Milano avrà così spettatori, oltre che il Lettonia ed Estonia, anche in alcuni teatri e in molti cinema, circa duecento di cui un’ottantina negli Stati Uniti e gli altri in Spagna, Francia, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Slovacchia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Bulgaria.

AUTOBUS E TRENI SCUOLE LINGUISTICHE
PER I PENDOLARI IN LITUANIA

La Commissione europea ha diffuso un appello che dissimula un’offerta di lavoro:  cercasi disperatamente interpreti e traduttori. Secondo quanto emerge dal rapporto sull’industria linguistica europea presentato a Bruxelles malgrado la crisi, c’è una domanda crescente di esperti in ambito linguistico e molti posti, sia nelle imprese che nelle situazioni sono ancora vacanti.
L’unione europea è l’unica istituzione che funziona con 23 lingue ufficiali quindi ha bisogno di disporre ogni giorno di traduzioni e interpretazioni in 23 lingue. Perciò ha esigenze superiori ad ogni altra istituzione.
“In questo momento la richiesta è particolarmente alta poiché c’è un ricambio generazionale, i vecchi traduttori stanno andando in pensione e si fa fatica a trovare figure altrettanto preparate per sostituirli”: ha dichiarato Pietro Petrucci, consigliere di Leonard Orban, Commissario europeo al multilinguismo.
Tanto è vero ciò che è previsto il finanziamento delle più efficaci campagne di promozione dell’apprendimento delle lingue che coinvolgono ciascuno degli stati membri. Per esempio in Lituania esiste un progetto che consiste nell’organizzare corsi di lingue sui mezzi pubblici: cioè i pendolari in autobus o in treno eseguono esercizi di apprendimento delle lingue.

«I lituani al Mar di Laptev»

E’ il titolo di un libro edito da Il Borghese che ridà una identità a tutti i lituani sradicati dalla loro terra all’indomani del patto Hitler-Stalin contro Polonia, Finlandia e paesi baltici e portati di peso nella Siberia Artica. Lo ha critto Dalia Grinkeviciute, nata nel 1927 e scomparsa nel 1987: documento e diario degli orrori dell’«inferno rosso» di Stalin.
Dalia Grinkeviciute nel 1941, a soli quattordici anni, fu deportata con la famiglia nella regione di Altaj e nel 1942 al Mar di Laptev. Nel 1948 fu condotta nelle miniere di carbone di Kongalas e nel ‘49 riuscì a tornare in Lituania di nascosto, dove scrisse le memorie sulla deportazione. Successivamente fu nuovamente arrestata e deportata.
I servizi segreti comunisti l’hanno perseguitata per tutta la vita.

Estonian Tourist Board a portata di clic
L’ente ha rinnovato il proprio sito

Estonian Tourist Board ha rinnovato il proprio sito, visitestonia.com, sviluppatosi dopo un’analisi dei più efficaci siti di turismo internazionale. Disponibile in sei lingue, inglese, tedesco, finlandese, svedese, russo ed estone, il sito si rivolge a diverse tipologie di turisti con differenti interessi: la sezione Estonia for people like you offre una selezione di destinazioni, ristoranti, attività per coppie, famiglie, giovani, senior, gay, disabili e per chi cerca soluzioni a basso costo. L’interfaccia fruibile del sito permette di organizzare il proprio itinerario prima della partenza, dando all’utente informazioni generali sul Paese, mappe, panoramica su hotel, città, Parchi Nazionali, isole, siti di interesse culturale. Una sezione speciale è dedicata agli eventi che si svolgono a livello nazionale, regionale e locale. A breve gli operatori del turismo locale potranno inserire le loro offerte e servizi.

Written by rossiroiss

novembre 30th, 2009 at 3:03 pm

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PIPISTRELLO NATHUSIUS VOLA IN MENO DI UN MESE

DAL BALTICO IN SVIZZERA PER 1.360 KILOMETRI

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(foto keystone)

Un pipistrello di Nathusius partito dal Baltico ha raggiunto la Svizzera in tempo record: per volare da Pape, in Lettonia, a Selzach, nel canton Soletta, distanti 1′360 km, il chirottero di un peso di 8 grammi e un’apertura alare di 25 cm ha impiegato appena 28 giorni.
Se l’animaletto, munito di anello di riconoscimento, dovesse aver scelto la rotta più breve significherebbe che ogni notte ha percorso una cinquantina di chilometri, scrive oggi in una nota l’associazione per la protezione dei pipistrelli. Ma tenendo conto anche di ostacoli e condizioni meteorologiche avverse è sicuramente volato ancor di più.

SCANDALO SCOMMESSE COINVOLTO UN CLUB LETTONE

7 GARE CHAMPIONS SOTTO INCHIESTA

La Uefa ha reso note sette delle circa 200 partite sotto inchiesta perché manipolate o insidiate da una gang di scommettitori. Questo l’elenco: Champions League, secondo turno di qualificazione: 21 luglio: Stabaek (Norvegia) – KF Tirana (Albania) 4-0 Europa League, secondo turno di qualificazione: 16 luglio: Bnei Yehuda (Israele) – FC Dinaburg (Lettonia) 4-0 23 luglio: FC Dinaburg (Lettonia) – Bnei Yehuda (Israele) 0-1 16 luglio: Rapid Vienna (Austria) – KS Vllaznia (Albania) 5-0 23 luglio: KS Vllaznia (Albania) – Rapid Vienna (Austria) 0-3 Europa League, terzo turno di qualificazione: 30 luglio: Fenerbahce (Turchia) – Honved (Ungheria) 5-1 6 agosto: NK IB Ljubljana (Slovenia) – Metallurg Donetsk (Ucraina) 0-3.

UNDER 25 E LAVORO: UNA GENERAZIONE A RISCHIO

Una generazione sacrificata sull’altare della crisi. È il rischio che corrono i giovani europei secondo la Fondazione per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, l’agenzia comunitaria con sede a Dublino, che ha organizzato agli inizi di novembre nella capitale irlandese un’importante conferenza sulle strategie d’uscita dalla crisi. “L’alto tasso di disoccupazione fra i giovani” scrive la Fondazione nel documento preparatorio al convegno “è oggi il più grave problema riguardante le politiche sociali e del lavoro in Europa”. “Potrebbero essere loro i veri sconfitti”, concorda Nicolas Schmit, ministro del Lavoro del Lussemburgo. Nei 27 stati il tasso di disoccupazione fra i minori di 25 anni è pari al 20,2 per cento. Ci sono però paesi dove oltre un quarto dei giovani non riesce a trovare un posto: si tratta di Irlanda (27,6 per cento), Ungheria (25,2), Spagna (dove il tasso è schizzato al 41,7), Lettonia (33,6), Slovacchia (27) e Svezia (26,2).

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novembre 27th, 2009 at 3:14 pm

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Musica: un concorso per studenti dei conservatori

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(ANSA) – ROMA, 23 NOV -Come lanciare le nuove promesse della musica classica europea.La Societa’ Umanitaria di Milano ci prova attraverso un Concorso Internazionale. Il concorso prevede l’attribuzione di borse di studio a studenti dei Conservatori di Italia, Francia, Lettonia, Lituania, Olanda e Portogallo.Il Concerto dei Vincitori si svolgera’ il 28 novembre alle 20.30 nel Salone degli Affreschi della Societa’ Umanitaria, a Milano. Per l’Italia parteciperanno tre dei vincitori dell’edizione del Concorso Nazionale 2009

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novembre 26th, 2009 at 9:10 pm

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Lavoro: persi più di 4 milioni di posti dall’inizio della crisi

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Dall’inizio della crisi (secondo trimestre 2008) alla metà del 2009 sono stati persi 4,3 milioni di posti di lavoro nell’Unione europea. Gli uomini, i giovani, i lavoratori meno qualificati e quelli con contratto temporaneo sono stati i più colpiti dalla contrazione dell’occupazione. 
E’ quanto emerge dal rapporto sull’occupazione pubblicato oggi dalla Commissione Ue. Secondo Bruxelles l’effetto della crisi "é stato in qualche modo mitigato grazie al ricorso a orari di lavoro ridotti e ad altre soluzioni temporanee". Ma queste misure a breve termine, per quanto importanti, non sono di per sé sufficienti per assicurare una facile uscita dalla crisi. 
Il deterioramento del mercato del lavoro in tutti i settori (in particolare nelle costruzioni e nell’industria) ha coinvolto tutti i paese tranne il Lussemburgo. Paesi baltici, Irlanda e Spagna hanno risentito di più della crisi: in agosto la Spagna é arrivata poco sotto il 20% di disoccupazione, seguita dalla Lettonia e alla Lituania. 
(Il Sole 24 Ore.Com – Notizie Economia e Lavoro)

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novembre 26th, 2009 at 9:09 pm

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ESTONIA NELL’EUROZONA A PARTIRE DAL 2011

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Lettonia e Lituania invidiano l’Estonia perché entrerà nella moneta unica a partire dal 2011 con l’appoggio del Fondo monetario internazionale. Tutti e tre i paesi baltici stanno affrontando un periodo particolarmente difficile, anche a confronto con altre realtà europee. Dopo anni di boom e crescita economica la bolla del credito si è sgonfiata trascinando le tre Repubbliche Baltiche verso l’abisso. La Lettonia, dopo aver trascorso anni a cercare di entrare nei parametri di Bruxelles per adottare l’euro, si trova a fare i salti mortali per contenere il deficit di bilancio: clausola indiscutibile per continuare a ricevere le rate del prestito da 7,5 miliardi di euro erogato dal Fondo monetario per sostenere Riga durante la crisi. L’Estonia, invece, a metà dell’anno prossimo arriverà giusto in tempo per l’appuntamento con l’euro, presentandosi con un mazzo di fiori e un disavanzo pari al 2,5% del Pil. Oggi il deficit di Tallin è molto più contenuto rispetto a quello dei due vicini: al 4%. La Lettonia è al 10%, la Lituania poco più dell’8%. Il segreto sta nel taglio della spesa pubblica e nel fare buono uso dei finanziamenti Ue. Manovre impossibili per Lettonia e Lituania. La prima ha perso credibilità non riuscendo a tagliare la spesa pubblica come richiesto dagli organi internazionali. La seconda soffre a causa di un sistema creditizio in affanno.

Lettonia, una bomba ad orologeria

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L’economia della Lettonia ha continuato la sua picchiata nel terzo trimestre del 2009. Il prodotto interno lordo della repubblica baltica, già duramente provato dalla crisi economica globale, ha dovuto questa volta arrendersi al peso delle misure adottate dal governo di Riga per contenere la crescita del deficit pubblico. 
La contrazione nei tre mesi terminati lo scorso 30 settembre è stata pari al 18,4%, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un calo che segue quello del primo (-18%) e del secondo trimestre (-18,7%). A riferirlo è l’ufficio statistico lettone, che conferma così quasi in pieno le previsioni degli analisti, che avevano stimato un calo del 18,5%. «Per quanto non sia possibile vedere ancora luce in fondo al tunnel, possiamo però dire che probabilmente questo è il punto più basso toccato dall’economia lettone», ha spiegato Violeta Klyviene, economista di Danske Bank. 
L’esecutivo che guida il Paese si è visto costretto, nei mesi scorsi, a tagliare di 500 milioni di lats (1,04 miliardi di dollari) il suo budget. Decisione che, nelle speranze delle autorità baltiche, convincerà il Fondo monetario internazionale e l’Unione europea a fornire una linea di credito ulteriore pari a 1 miliardo di euro, nell’ambito del prestito d’emergenza pattuito da 7,5 miliardi. L’obiettivo ambizioso è quello, entro il 2014, di riuscire ad entrare a far parte dei Paesi che adottano la moneta unica europea
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Hospitalis a Riga in Lettonia

Vai al ristorante e ti ritrovi in ospedale

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Certo è che mentre noi ce ne stiamo a discutere su quanto sia giusto o meno portare una ristorazione adeguata in corsia, in Lettonia – dove notoriamente sono tutti più ligi al dovere e disciplinati, non a caso si dice mettere in Riga – il problema l’hanno già risolto da un pezzo. Come? Portando la corsia al ristorante.
Se non ci credete imbarcatevi sul primo volo della AirBaltic disponibile e ricordatevi di scendere all’aeroporto di Riga, dove vodkaholic tassisti saranno ben lieti di scarrozzarvi fino al 12 di Stabu Street.  Il grosso è fatto. Ora non vi resta che varcare la soglia dell’Hospitalis.

 

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Tra sedie a rotelle, lampade da sala operatoria e barelle, cocktails in provetta e vini in alambicco, non stupitevi se le  infermiere diranno niet alla vostra richiesta di forchetta e coltello. Qua, dovreste saperlo, si mangia con pinze e bisturi (ma sappiate che nel caso in cui vi dovesse riuscire difficile, per creare più atmosfera, potrete chiedere alle infermiere di imboccarvi).
Inquietante è il menu: interessati ad un RESIDIO POSTAMPUTATIONEM TRAUMATICA MIXTUM (non spaventatevi, è solo una quaglia al forno con radicchio e salsa di calvados)? O magari preferireste una DEBILITAS DEMENTIO HYSTERICA UNIVERSALIS GRAVIS (quanto clamore clinico per una bisque di crostacei e code di scampi)? Io, in voi, non esiterei ed andrei dritto al COMPRESSIO CEREBRI CUM OCULUS DEXTRA SIVE SINISTRA. Ma cos’è, ve lo lascio scoprire da soli. (www.hospitalis.lv)

 

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Dievs, sveti Latviju! – Dio benedica la Lettonia!

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18 novembre


Festa Nazionale della Lettonia.


È probabile che la bandiera lettone sia tra le più antiche del mondo. Lo stendardo rosso-bianco-rosso viene citato per la prima volta in una cronaca dell’Ordine Livonico, che celebra i successi dei crociati nella conversione dei locali alla religione cristiana (XIII secolo). Basandosi su questa testimonianza, nel 1917 il pittore Ansis Cirulis disegna la bandiera attuale: tre strisce orizzontali, in ‘rosso lettone’ quelle esterne, due volte più larghe di quella centrale, bianca. La bandiera di Cirulis è stata adottata per decisione del parlamento il 15 giugno 1921, insieme agli stemmi.
Lo stemma lettone riunisce il simbolo dello nazione a quelli antichi delle regioni storiche della Lettonia: il sole, a significare la sovranità dello Stato, e le tre stelle di Curlandia, Semgallia e Latgallia. In passato, inoltre, le regioni storiche venivano associate ad animali, che ancora oggi compaiono sullo stemma: un leone rosso per Curlandia e Semgallia, un grifone bianco per la Latgallia. Ma si è parlato di stemmi, ne esistono infatti di tre tipi. Quello ‘completo’, che può essere utilizzato solo dal Presidente della Repubblica, dalla Seima, dal Primo Ministro e dalla Corte Suprema, quello ‘piccolo ampliato’, che viene impiegato dalle istituzioni dipendenti dal Parlamento o dal Consiglio dei Ministri, infine quello ‘piccolo’ – dove non compaiono le foglie di quercia, la coccarda, ne il leone e il grifone ingranditi – per tutte le altre istituzioni statali.
"Dievs, sveti Latviju!" (O Dio, benedici la Lettonia!). È l’inno nazionale lettone, scritto e composto da Baumanu Karlis. Il compositore è stato il primo a introdurre la parola ‘Lettonia’ in una canzone e ha osato tanto proprio durante il dominio zarista, quando tuttavia, soprattutto presso la classe intellettuale, cominciava già a sorgere una coscienza nazionale (seconda metà XIX secolo). Nel giugno 1873 l’inno viene presentato a Riga nel corso della prima edizione della Festa della Canzone, ma la sua esecuzione come inno nazionale avviene il 18 novembre 1918, giorno della proclamazione dell’indipendenza.

 

 


PER LA SERIE SFACCENDATI IN ITALIA

FACCENDIERI IN LETTONIA


Mon, 23 Nov 2009 14:26:00 – ITALIA chiama ITALIA

Italiani all’estero: ricordate Mario Gavosto? 
Tony Di Piazza l’ha portato in tribunale

 

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Mario Gavosto

Diceva di essere in gravi problemi. 
Si spacciava per una persona onesta, ma sfortunata. 
Invece era un delinquente.

Ve lo ricordate Mario Gavosto? Nei primi mesi del 2007, il Signor Gavosto rilasciava molteplici dichiarazioni diffuse su vari mezzi di comunicazione, in cui affermava di trovarsi a Riga (Lettonia) e di essere stato ivi sottoposto, a suo dire ingiustamente, ad un procedimento penale innanzi alla Magistratura Lettone, e sostenendo che l’Autorità procedente della Lettonia gli impediva di espatriare e di tornare in Italia, se non avesse restituito circa € 25.000 a diciotto persone che lamentavano di essere state da lui truffate.Ne seguiva la mobilitazione di molti Parlamentari Italiani, del Ministero degli Esteri e di varie istituzioni pubbliche e private, durata alcuni mesi, finché il Cav. Tony Di Piazza, un rappresentante della Comunità Italoamericana, versava 28.000 dollari, mediante un bonifico bancario internazionale, così consentendo al connazionale di rientrare in Italia.

Qualche settimana dopo, però, Gavosto annunciava di essere tornato in Lettonia e di essere nuovamente sottoposto a procedimenti penali. Ma, a quel punto, le storie da lui narrate non riscontravano più la stessa attenzione.In seguito, Gavosto non restituiva nemmeno un centesimo al Cav. Tony Di Piazza, pur avendo dichiarato più volte di considerare l’aiuto ricevuto come un prestito.

Così, anche alla luce di una denuncia a mezzo stampa contro di lui presentata da un altro connazionale, Tony Di Piazza sporgeva querela alla Magistratura Italiana, conferendo mandato all’Avvocato Francesco Salimbeni.Il G.I.P. del Tribunale di Torino ordinava il rinvio a giudizio del Signor Mario Gavosto, chiedendo al P.M. di imputarlo del reato di insolvenza fraudolenta.

Il processo va avanti. Alcuni giorni fa si è tenuta la prima udienza, nella quale il Cav. Di Piazza si è costituito parte civile, chiedendo che l’imputato venga condannato a rimborsare 28.000 dollari ed a risarcire i danni in misura di 50.000 euro.Nel mese di gennaio 2010 si terrà la prossima udienza, in cui verranno sentiti i testimoni della vicenda.

È emerso, altresì, che il Signor Gavosto, il quale aveva cercato di apparire come un cittadino modello, onesto e sfortunato, ha invece subito numerose condanne penali dal 1990 in poi, per aver commesso molti reati, quali bancarotta fraudolenta, emissione di assegni a vuoto, sostituzione di persona, insolvenza fraudolenta, oltre ad essere stato dichiarato fallito più volte. È insomma un soggetto ben conosciuto alla giustizia italiana.

Il Cav. Tony Di Piazza ha rinnovato soddisfazione e fiducia verso la magistratura italiana, ribadendo che il Gavosto ha offeso l’immagine e l’onore dei milioni di italiani all’estero i quali hanno lavorato onestamente, a volte costruendo piccole o grandi fortune, dando lustro all’Italia nel mondo. Ed auspica che il Tribunale di Torino faccia giustizia ed emetta una condanna esemplare, così che, se a qualcun altro venisse in mente di approfittare ancora della bontà e dello spirito di solidarietà degli italiani onesti, egli sappia che tale comportamento sarà punito

Written by rossiroiss

novembre 26th, 2009 at 9:08 pm

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ITALO BALTICA NEWS

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DEL PROGETTO ESPOSITIVO KATAUNAS E DI OGNI INFORMAZIONE ATTINENTE LA SUA REALIZZAZIONE

E’ trascorso un anno e l’Italo Baltica vorrebbe sapere se la scommessa Kataunas sia stata vinta, come e da chi, capitalizzando che cosa. Se è stato realizzato profittevolmente il progetto di mettere in relazione due realtà sociali, economiche e culturali distanti ma simili (?), Catania (Italia) e Kaunas (Lituania).
Un progetto concepito da Peppe Lana e Meno Parkas, per sperimentare, in spazi espositivi associativi autogestiti da artisti a Catania e a Kaunas, un confronto tra creativi ignari delle difficoltà di organizzazione e promozione nei rispettivi “lochi”. A Catania, città siciliana sull’orlo della bancarotta, nell’artist run space Bocs (www.bebocs.it) dal 4 al 31 ottobre 2008. A Kaunas, città lituana di una delle tre Repubbliche Baltiche, Stati UE extra eurozona dal 2004 disagiati dalla crisi economica, nel centro d’arte contemporanea Meno Parkas (www.menoparkas.lt) dal 12 dicembre 2008 al 15 gennaio 2009.  
Insediando due artisti in residenze di volta in volta siciliane e lituane, impegnati a confrontarsi su temi comuni relazionati alla città Catania (in Italia) e alla città Kaunas (in Lituania), seminatori di germi d’arte contemporanea. Avviando collaborazioni con le realtà associative locali – come Erbematte, per es. -  per favorire la produzione di una maggiore “propulsività” proficua unendo forze diverse.
Tutto ciò a cura di Marina Corbello e Arvydas Zalpys, col proposito dichiarato di uscire dallo schema tradizionale: curatore, spazio, artista, vernissage, vino, bicchieri di carta e resti di aperitivo, cena nicchiati con chi conta. Per non intrattenere rapporti sterili con artisti invasori che espongono le loro opere e se ne tornano poi nelle loro case ateliers irriconoscenti.
Chiunque tra i nostri conoscenti catanesi  s’informi e c’informi. Gliene saremo grati.

L’EX PRESIDENTE LETTONE  VIKE-FREIBERGA

NON E’ STATA ELETTA PRESIDENTE DELLA UE

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L’ex presidente della Lettonia, signora Vaira Vike-Freiberga, non è stata eletta Presidenza dell’Unione Europea. In una intervista al quotidiano francese Le Figaro – alla vigilia del vertice straordinario di Bruxelles che ha deciso gli incarichi di vertice dell’Europa post Lisbona – aveva affermato di possedere l’esperienza necessaria per ricoprire l’incarico, ricca della esperienza di tutta una vita (71 anni), che le ha dato grande duttilità, il multilinguismo e una certa facilità nel comunicare.
Dicendo anche: "La mia formazione scientificia mi ha abituata ad incamerare una grande quantità di dati in poco tempo. In quanto a doti umane mi sento assolutamente pronta e nutro quasi una venerazione per i padri fondatori, perché tutta la mia vita è stata segnata dalle carenze dell’Europa e dalle conseguenze tragiche che ne sono derivate per milioni di persone".

Written by rossiroiss

novembre 24th, 2009 at 9:51 am

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LETTONIA: 90° ANNIVERSARIO DELLA INDIPENDENZA

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Il 18 novembre 1918, poco dopo la resa della Germania fu proclamata l’indipendenza dello stato baltico. Oggi la Banca Popolare di Lettonia, vuole ricordare l’evento con l’emissione di una moneta d’argento dedicata al 90 anniversario dell’ indipendenza. Progettata e modellata  dall’artista Aigars Bikše,  la moneta riporta sul diritto lo stemma lettone composto da un sole radiante entro il quale si notano la lettera L e tre stelle simbolo delle regioni unite. Il rovescio evidenzia un disegno fanciullesco di un bimbo ed una bimba che, presi per mano, sorreggono la bandiera. Sia sul diritto che sul rovescio sono presenti zone smaltate nei colori nazionali bianco e rosso. Con un valore nominale di 1 Lats, la moneta è a corso legale ed è stata coniata in soli 5.000 esemplari. Il peso è di 31,47 grammi per un diametro di 38,61 mm. Il titolo dell’ argento è 925 e la lavorazione è proof o fondo specchio. Zecca di emissione: la finlandese Rahapaja Oy.

La Lettonia ed il crollo dell’URSS:
intervista ad Alfred Rubiks

http://www.resistenze.org/sito/te/pe/mc/pemc8a08-002486.htm

Un abitante della Lettonia è stato condannato
per la fomentazione della discordia interetnica

Martedì il tribunale circondariale di Riga ha condannato per un anno di carcere, con il beneficio della condizionale, l’abitante della Lettonia Rudolf Treis per una nota messa su Internet che fomenta la discordia interetnica. Lo comunica oggi la versione Internet del giornale “L’Ora” della Repubblica. Come constata l’edizione Treis ha lasciato una nota espressamente negativa ed ostile nei confronti dei russi su uno dei portali Internet. La popolazione della Lettonia conta circa due milioni e mezzo abitanti tra cui più del 40 % sono abitanti russsofoni.

Written by rossiroiss

novembre 12th, 2009 at 6:19 pm

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HANNO PARLATO DELLA LORO SCRITTURA E PITTURA

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GIORGIO CELLI – COSTANZA SAVINI – LOLITA TIMOFEEVA

NELLA BIBLIOTECA DELLE DONNE A BOLOGNA

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Costanza Savini, Gaetana Miglioli, Lolita Timofeeva, Giorgio Celli e Daniela Delzotti (foto di Lodovico Pignatti Morano)

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Lolita Timofeeva, pittrice lettone italiana russofona con casa e atelier a Bologna dal 1991 ha parlato in una saletta della Biblioteca delle Donne a Bologna (ore 18-20 del 10 novembre 2009) per descrivere e commentare tre dipinti personali, esposti occasionalmente in tale saletta, collateralmente all’incontro con la scrittura e i supporters di Giorgio Celli e Costanza Savini. Si è data cosi (e ciò) facendo visibilità e interrelazioni come pittrice, artefice di opere eseguite spennellando colori su un substrato materico simulante superficie muraria, alla maniera del pittore Janis Andris Osis ex rettore dell’Accademia di Belle Arti di Riga suo maestro lettone in atelier più che in Accademia: per rappresentare l’interno della camera di un alberghetto a ore insediato in via Drapperie a Bologna, con figura femminile poco abbigliata in età giovanile.

Quasi certamente tale "esposizione" sarà curriculata come "personale", datata 2009 (l’unica!), non documentata da alcuna eco massmediatica, come altre esposizioni "personali" precedenti allestite in location succedanee: nella Sala Europa del Centro Ippico Pavarotti a Modena (1999), nell’Espace Rdc Couloir – Batiment ASP del Parlamento Europeo a Bruxelles (2002), nel vano scala d’ingresso antistante la reception con biglietteria e book shop del M.I.C. a Faenza (2003), in una sala della Biblioteca di Letteratura Straniera a Mosca (2004) collateralmente alla presentazione di alcuni libri.

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Per quanto mi riguarda considero opportuno testimoniarla a futura memoria, confermando il giudizio critico leggibile nel mio libro intitolato "Mondo lettone made in Italy" (Edizioni QuattroVenti di Urbino 2007).

Considero Lolita Timofeeva artista virtuosa nel concepire e realizzare mimesi iconiche e aniconiche con apporti di stilemi storicizzati e museificati, capace di simulare accademicamente forme e contenuti artistici di volta in volta simbiotici o più convenienti e remunerativi. Come e quanto un’attrice teatrale sperimentata, capace di simulare sentimenti e comportamenti finalizzati alla resa scenica immediata, prescindendo dalle disapprovazioni considerate negatività contingenti. Le opere più originali che ha ideato e realizzato, però, fino all’anno in cui scrivo, sono quelle che costituiscono il ciclo “Kama” (dipinti, sculture in vetro e bronzo, opere grafiche): una straordinaria raffigurazione del mondo dei sensi esplorato godendo senza remore un rapporto di coppia intellettuale e passionale, totale e totalizzante, destinato a rivelarsi ineguagliabile, perché vissuto intensamente nel momento in cui il fervore sentimentale l’ha pervasa in sintonia col fervore creativo. Si tratta di una trascrizione del Kama Sutra con immagini plastiche e pittoriche magistralmente eseguite, che emblematizzano l’amplesso amoroso goduto nei momenti in cui il suo desiderio ha mosso… passi decisi e veloci senza inciampare (parole di un poeta). Come ho scritto per le opere intitolate "Kama", nel ruolo di esegeta "ab origine".

(Postato anche in www.italo-baltica.it/blog - www.lampisterie.ilcannocchiale.it e come NOTA in Facebook)

Written by rossiroiss

novembre 12th, 2009 at 6:18 pm

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DELLE PERFORMANCES ESPOSITIVE DI LOLITA TIMOFEEVA MENO FREQUENTI PERCHE’ PRIVE DI SPONSOR E MENTORI ADEGUATI

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Lolita Timofeeva accanto a Eugenio Giani, ex assessore al Comune di Firenze.

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Le performaces espositive della pittrice lettone italiana russofona Lolita Timofeeva si sono rarefatte di anno in anno a cominciare dal 2005, dopo il primo ciclo iniziato nel 1993, epicentrato a Bologna, concluso nell’anno 2000.

Risulta incontestabilmente fondativo il ciclo del suo lancio "da zero notorietà e redditività artistica, a…", costituito da 21 expo personali in Italia e all’estero, con 5 presenze successive in Artefiera (più 4 in altre Fiere a Milano, Ginevra, Venezia), e la partecipazione alla Biennale di Venezia 1997, adeguatamente e variamente bibliografata.

Il ciclo che ho generato e gestito nel ruolo di esegeta principe e promoter/comunicatore sponsorizzato dal mio personale capitale di conoscenza ed estimatori, dotato di autonomia logistica progettuale e intellettuale, propulsiva e determinante.

Un ciclo che ho pubblicizzato con numerossimi testi scritti per essere pubblicati, con la mia firma e con pseudonimi (la cui identità scrittòria fittizia è stata generata da me con artifici), in cataloghi e pubblicazioni varie: testi che risultano tutti citati (elencati) dalla Timofeeva nella sua bibliografia webizzata senza il mio nome.

Un ciclo padre indiscutibile dei cicli successivi costituiti da 11 expo personali complessive (comprensive di alcuni flop come l’expo durata 5 giorni del 2002 a Bruxelles, in una sala del Parlamento Europeo, malmallevata da Giorgio Celli), più alcune collettive, durante gli anni 2001-2008, con nessun’altra presenza in Artefiera, nè altra partecipazione equivalente a quella della Biennale veneziana, da me realizzata e "presentata" (ved. Catalogo Ufficiale) nel ruolo di Commissario.

Conseguentemente si è rarefatta anche la sua bibliografia costituita sempre più da "voci"… in picciol numero e modesta significanza, di anno in anno: idem la sua collezione di foto in compagnia di Personaggi illustri nel ruolo di testimonial consapevoli e non.

Così come è diminuita progressivamente la sua attività espositiva, particolarmente durante l’ultimo ciclo di iniziative prevalentemente epicentrate a Firenze: mallevate da Eugenio Giani, assessore allo sport del capoluogo toscano e accreditate dal mentore di servizio istituzionale eclettico e disinvolto Maurizio Vanni, organizzatore di mostre collettive allestite con opere di autori eterogeni insiemizzate di volta in volta in ogni luogo con (e da) titolazioni pretestuose,  buone anche per l’insiemizzazione di opere diverse d’altri autori.

Tanto da cominciare a risultare assente anche là dove è risultata presente: tra gli artisti in rapporto con  la Modenarte insediata a Modena e Venezia (per es.).

Con nessuna expo personale allestita dura
nte gli anni 2006-2009 da curriculare nel sito personale www.lolitatimofeeva.it, dove risultano webizzate soltanto partecipazioni a expo collettive: 12, comprensive dell’annuale (ricorrente) Premio Sulmona, e delle stesse collettive replicate in location diverse a cura del Vanni. Accreditata (motu proprio) nei cataloghi come rappresentante della Repubblica di Lettonia, della quale  non è mai stata cittadina, nè ha mai posseduto il passaporto dopo quello degli occupati sovietici.

Esemplare e significativa  la Florence Biennale 2007 (1-9 dicembre) insediata in alcuni locali della Fortezza da Basso a Firenze, con lo spazio espositivo Timofeeva disallestito e disertato dall’artista (unica "lettone" catalogata, però!), causa la manifesta inconsistenza artistica dell’insieme fierizzato dall’agenzia organizzatrice.

Una "Biennale di Venezia 2007" risulta curriculata nel suo sito web senza l’indicazione della location et altro identitario: significando millanteria, oppure Florence Biennale 2007…refusata.

Nel 2008 ha partecipato soltanto a quattro expo collettive: 3 curate dal solito Vanni, compresa una del 2007 replicata (Segni di confine), più una FreshGlass di Adriano Berengo nelle cui fornaci a Murano non sono in produzione nuove sculture in vetro firmate Timofeeva..

Il 2009 è avviato a concludersi in bianco (come suol dirsi), principiando un nuovo ciclo di rapporti precari col sistema dell’arte in età antaizzata, avendo superata la frontiera dei 40 anni nel 2004.

Nel website personale si segnala referenziata a Riga dal micro spazio espositivo (commerciale) Tifana Gallery, nel quale non ha mai allestito alcuna esposizione. Non gode buona fama presso Solvita Krese, director del Latvian Centre for Contemporary Art, che l’ha contestata (e continua a contestarla) come rappresentante artistica della Lettonia, considerandola straniera perchè cittadina italiana.

lettonia 3 014 

Per leggere altro cliccare i link qui di seguito:

http://www.liquida.it/lolita-timofeeva

http://www.italo-baltica.it/ Personality

http://immobilmente.blogspot.com/2008/11/bologna-case-agli-amici-degli-amici.html

www.enzorossiroiss.blogspot.com/…/eurocarni-in-tribunale.html

www.lastampa.it/redazione/…/38108girata.asp

www.studiliberali.it/…/LO%20SCANDALO%20DI%20BOLOGNA.pdf

www.namir.it/MAFIAGRAFFITI/legalita.htm

Written by rossiroiss

novembre 2nd, 2009 at 2:14 pm

Posted in Italo-Baltica News