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Archive for novembre, 2012

DELLA LETTONIA E PER LA LETTONIA DI ALCUNI ITALIANI ECCELLENTI

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L’Associazione Lettone degli Insegnanti d’Italiano insediata a Riga ha redatto e postato nel proprio sito web (www.alii.lv) un questionario costituito da 12 domande con invito a rispondere inoltrato a 10 italiani lettonofili & lettonologhi. Qui di seguito è possibile leggere le risposte di Paolo Pantaleo, traduttore e curatore di Baltica (http://www.alii.lv/pages.php?id=61.9&lang=it)

1. Che cosa l’ha portato in Lettonia?

Mia moglie, che è lettone. Ma poi ho imparato ad amare questo paese per molte altre cose.

2. Quali sono per lei le parole “chiave” della Lettonia e dell’Italia?

Se ne devo trovare una che le metta insieme, direi poesia.

3. Quali sono le parole che le piacciono in lettone?

Ce ne sono un’infinità, a partire da quelle di uso più comune che ogni tanto i miei figli piccoli pronunciano. Ma poi davvero ce ne sono tantissime, tutte quelle che scopro ogni giorno. Penso ad esempio a dei versi di Māra Zālīte che amo molto “Jau rīt es aiziešu vārdos kā mežā iet mežabrāļi”.

4. Che cosa i lettoni e gli italiani hanno in comune?

Mi ripeto, poesia. Ma anche musica, arte, cultura popolare. In particolare la cultura contadina.

5. Che cosa della Lettonia le mancherà di più quando ritornerà in Italia?

Io parto e torno in Lettonia un paio di volte all’anno. E per sconfiggere la nostalgia, quando parto porto con me tutto quel che posso. Una famiglia per metà lettone, tutte le parole che ho imparato, quelle con cui parliamo coi nostri bambini, i libri, la musica, il cibo… Mi manca tutto il resto, quello che non sta in valigia.

6. Ultimo libro che ha letto in italiano? Quali sono i libri da leggere?

L’ultimo libro che ho letto, “Bille”, era in lettone. In italiano invece l’ultimo libro che ho letto è stata in realtà una rilettura, “La malora” di Fenoglio (che però è complicato da leggere persino per molti italiani, per la lingua affascinante e particolare che usa, bellissimo).
I libri da leggere in italiano? Pavese innanzi tutto, il suo italiano è un impasto unico, sa di terra e di tabacco, di genuinità e di ricerca lessicale insieme: “La luna e i falò”, “La casa in collina”, e le sue raccolte di poesi da “Lavorare stanca” in poi. Poi un bellissimo racconto, “Casa d’altri”, di Silvio D’Arzo, uno scrittore morto prematuramente e poco conosciuto persino in Italia. “Cronache di poveri amanti”, di Vasco Pratolini, che racconta meglio di chiunque altro la Firenze degli anni ‘30. La produzione di Mario Rigoni Stern, sia quella sulla guerra “Il sergente sulla neve”, “Ritorno sul Don” ma ancora di più i suoi racconti dell’altipiano di Asiago. E poi due libri fondamentali per il novecento italiano: “Se questo è un uomo” di Primo Levi, probabilmente il libro narrativo più importante scritto sulla shoah, e “La storia” di Elsa Morante.

7. Quale canzone le fa pensare dell’Italia?

“A Pa’” una canzone che De Gregori ha scritto su Pier Paolo Pasolini.

8. È appassionato di calcio? Per quale squadra tifa?

Juventus da sempre.

9. Dove si mangia la pizza più buona in Lettonia?

Non saprei, evito i posti dove si mangia italiano… Tranne “Un momento”, per la simpatia del suo proprietario. E perché poi si mangia bene.

10. Quali luoghi consiglierebbe ad un turista lettone che vuole conoscere l’Italia?

Io vivo a Firenze, ho lavorato persino per alcuni anni dentro Palazzo Vecchio. Adesso però passo dal centro di Firenze raramente, più che la bellezza del Duomo o di Santa Croce è il fastidio della folla, del caos di traffico e di rumori. Se dovessi consigliare dei luoghi, consiglierei posti meno affollati. Rimanendo nella mia regione, la campagna senese, le crete del grossetano, l’Abbazia di San Galgano, l’appennino aretino. E cambiando regione, Gubbio nell’Umbria e Fabriano nelle Marche. Luoghi dove si coltiva il sapore della buona Italia con la giusta tranquillità.

11. Quali luoghi / cibi consiglierebbe ad un turista italiano che vuole conoscere la Lettonia?

Vedere tutto il possibile fuori dai classici circuiti turistici. Quando sono a Riga io vivo in Pārdaugava, che trovo molto affascinante anche se è lontana dai tradizionali tour turistici. E poi, dopo aver visitato tutte le attrattive di Riga (io a tutti gli italiani che me lo chiedono consiglio di non perdersi il Brīvdabas muzejs) suggerirei di prendere a noleggio un auto e girare per la Lettonia. Vecriga è bellissima ma rinchiudersi solo lì dentro sarebbe un peccato imperdonabi le. Io amo moltissimo la natura lettone, adoro lo Zemgale, e le foreste di Vidzeme. I laghi, le cicogne, le pianure, le foreste. Per quanto riguarda il mangiare, lo stesso consiglio. Cercare di mangiare piatti lettoni, dimenticarsi la cucina italiana (per molti italiani è quasi impossibile ma io non sopporto quando gli italiani cercano a tutti i costi all’estero di mangiare come fossero in Italia, considerando la cucina italiana l’unica che esiste). Andare nelle campagne lettoni, fermarsi in qualche krogs, assaporare tutto il possibile.

12. Che consigli darebbe agli studenti d’italiano in Lettonia?

Di lasciarsi portare dal suono delle frasi. Se manca ad esempio un congiuntivo o un condizionale la frase stecca, perde la sua musicalità. E’ la musicalità della frase che si appoggia alle singole parole. Come in questo frammento di una poesia di Pavese:

I mattini trascorrono chiari e deserti
sulle rive del fiume che all’alba s’annebbia
e incupisce il suo verde, in attesa del sole.
Il tabacco, che vendono nell’ultima casa
ancora umida, all’orlo dei prati, ha un colore
quasi nero e un sapore sugoso: vapora azzurrino.
Tengono anche la grappa, color dell’acqua.
E’ venuto un momento che tutto si ferma
e matura. Le piante lontano stan chete:
son fatte più scure. Nascondono frutti
che a una scossa cadrebbero. Le nuvole sparse
hanno polpe mature. Lontano sui corsi,
ogni casa matura al tepore del cielo.

Alle 12 domande dello stesso questionario hanno risposto: Marco Campassi, insegnante d’italiano – Laura Cappiello, biologa – Stefano Orlandi, impiegato – Maria Rita Lupi, insegnante d’italiano – Antonio Liaci, sinologo, giornalista ed insegnante d’italiano –  Camilla Zanon, studentessa e stagista presso l’Ambasciata d’Italia in Lettonia – Sara Bollini, mediatrice linguistica e culturale – Samuele Messina, partecipante del programma interculturale AFS – Antonella Piacente, stagista

Written by rossiroiss

novembre 26th, 2012 at 8:52 pm

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MIKI DELPRETE MASCHERAMENTO IN FACEBOOK DI MICHELE DEL PRETE FACCENDIERE MARCHIGIANINGEGNOSO IN LETTONIA SFACCENDATO IN ITALIA

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Anagrafato Del Prete Michele nel 1945, anno della sua nascita a Pesaro nella regione marchigiana, e con tale nome linkato in Google, si è rinomato Miki Delprete recentemente in Facebook  per  re-interrelazionarsi come faccendiere marchigianingegnoso millantatore d’imprese organizzative e promozionali che non ha compiuto, esattore di compensi per lavori che non ha eseguito, protagonista di accadimenti connotati prevalentemente dalla virtualità, diffamatore colluso con chi divulga calunnie e diffamazioni webizzate ad hoc per danneggiare chi lo discrimina poiché lo disistima aggruppato a omologhi.
Poliglotta di servizio dotato di un eloquio approssimativo costituito dall’uso di 1.500 lemmi, si è redditato attivandosi a Riga in Lettonia, a cominciare dal 2001, come broker per scambi commerciali eterogenei (di tutto, di più) tra italiani e lettoni che lo hanno curriculato portatore di risultati modesti o negativi. Autopropositivo anche nel ruolo di promoter relazionato in Italia col cosiddetto sistema dell’arte e perciò meritevole di royalty adeguate, a prescindere dalla sua incapacità di distinguere l’artisticità senza confonderla con l’artigianalità e una galleria d’arte senza confonderla con un negozio di quadri e sculture.
Il suo passato esistenziale e professionale non risulta campionariato in Facebook. Per sapere quanto basta, però, è sufficiente cliccare i link qui di seguito:

http://lampisterie.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=280802

http://lampisterie.ilcannocchiale.it/2009/09/21/italo_baltica_news.html

http://www.italo-baltica.it/blog/di-uno-sfaccendato-in-italia-faccendiere-in-lettonia-dal-2001-facebookamiciziato-miki-delprete

AVVISO

Ho denunciato alcuni blog come  diffamatori  identificati, portavoci della pittrice lettone italiana Lolita Timofeeva ( http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html ), da associare ad altri Anonimi da identificare per diffamazione a mezzo internet e ogni altro reato reiterato e aggravato (eventualmente), senza escludere l’associazione a delinquere, stigmatizzando e commentando ciò che mi calunnia e diffama  in blog e siti vari.
Rif. Denuncia sporta il 15.05.2010 presso il comando Regione Carabinieri Emilia Romagna -  Sta. CC. Bologna P. Lame – Protocollo Verbale: BOCS43 2010 901751, con verbali d’integrazione succesivi fino al più recente datato 12.10.2010.

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novembre 17th, 2012 at 6:44 pm

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Assemblea Baltica: Rinkēvičs, nel 2013 priorità a infrastrutture di trasporto ed energia

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Vilnius, 15 NOV – Nel 2013 sarà prioritario lo sviluppo di infrastrutture di trasporto ed energia nella cooperazione tra Estonia, Lettonia e Lituania. Lo ha dichiarato a Vilnius, durante l’incontro annuale dell’Assemblea Baltica, Edgars Rinkēvičs, Ministro degli Affari Esteri della Lettonia, che dal 1 gennaio assumerà la presidenza dell’organizzazione.L’articolo e’ leggibile solo dagli abbonati. Contattare la segreteria di redazione (segreteria@ferpress.it) che provvedera’ ad inviarle login e password provvisoria valida per una settimana. Ad avvenuto pagamento verranno inviate login e password definitive.
L’abbonamento per un anno a Ferpress costa € 250,00 + iva (€ 100,00 + iva per studenti e pensionati). Per le offerte di abbonamenti collettivi, per gruppi, e integrati con la pubblicita’ si rimanda al nostro listino prezzi. (http://www.ferpress.it/?p=81302)

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novembre 16th, 2012 at 12:01 pm

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Lettonia promossa da S&P, debito e inflazione sotto controllo

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L’agenzia di rating internazionale Standard&Poor’s ha aumentato il rating della Lettonia, candidata all’eurozona, grazie la successo degli sforzi della piccola repubblica baltica per tenere debito e inflazione sotto controllo. S&P ha mantenuto prospettive positive per la Lettonia, aumentando nel contempo il suo rating sul debito sovrano a lungo termine a “BBB”, quello a breve ad “A-2″.
“Le prospettive positive rispecchiano il fatto che c’è almeno una chance su tre di aumentare i nostri rating sulla Lettoni a ancora entro i prossimi 24 mesi, specialmente se le performance fiscale e inflazionistica restano coerenti con i criteri di adozione dell’euro, conducendo la Lettonia nell’eurozona”, afferma S&P. “Consideriamo l’economia lettone tra le più flessibili e resistenti della Ue” afferma S&P, sottolineando che il deficit pubblico dovrebbe essere pari all’1,6% del Pil quest’anno dall’8-9% del biennio di crisi del 2009-2010.

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novembre 12th, 2012 at 12:31 pm

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DI UNA ESPOSIZIONE COLLETTIVA D’ARTE LETTONE A FIRENZE CALENDARIATA PER IL 2015 L’ANNO IN CUI RIGA SARA’ CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

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“Nel 2015 Riga sarà capitale europea della cultura,  e in quell’occasione organizzeremo a Firenze una grande mostra di artisti lettoni”, ha detto Eugenio Giani, Presidente del Consiglio Comunale della città toscana, presente una delegazione lettone, comprendente il ministro dell’Interno Rihars Kozlovskis, il segretario di Stato, l’ambasciatore della Lettonia a Roma Elita Kuzma e il console della Lettonia a Firenze Niccolò Rositani Suckert. Non è stato precisato dove sarà allestita tale esposizione, né il nome di chi sarà incaricato di curarla, selezionando gli artisti e le opere. Al console Rositani suggeriamo di assumersi l’onere di attivarsi perché tale “grande mostra” non sia insediata in una location marginale o surrogante, poco considerata dagli addetti ai lavori della promozione artistica e approssimativamente notiziata dai massmedia. Eugenio Giani si è già sperimentato come promoter fiorentino nel 2001 della lettone righese Dzintra Wilks e della lettone-italiana Lolita Timofeeva, esposte precariamente nel Palagio di Parte Guelfa luogo fiorentino nel quale s’insediano “politicamente” eventi di ogni tipologia, compresa quella sportiva.

Written by rossiroiss

novembre 11th, 2012 at 5:52 pm

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In Lettonia la contadina Daiana Badovska ha coltivato una zucca pesante 165 Kg

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Da alcuni anni in Lettonia esiste una competizione singolare: la coltivazione della zucca più grande (e pesante). Ad aggiudicarsi il premio di quest’anno è sta

ta Daina Badovska (già vincitrice lo scorso anno), che con i 165 kg del suo esemplare ha stabilito un nuovo record per il Paese baltico. Qui potete trovare un articolo in lingua lettone con tanto di foto.
http://mezi.lv/2012/10/latvija-jauns-rekordists-%E2%80%93-vairak-neka-160-kg-smags-kirbis/

Written by rossiroiss

novembre 8th, 2012 at 6:20 pm

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