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Archive for febbraio, 2016

Baltic Sea Region Documentary Cinema 2016 a Riga in Lettonia con la pittrice Ilze Jaunberga protagonista di un docu-film di Anny Carraro

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Anny Carraro a Venezia con l’isola San Giorgio sul fondo

Le bambole di Ilze osservano” è il titolo di un documentario (o docu-film) in fase produttiva, durata 90 minuti, che ha per protagonista la pittrice lettone Ilze Jaunberga (www.ilzejaunberga.com) . Lo ha progettato la documentarista veneziana indipendente Anny Carraro, titolare dello Studio AC Venezia/Italia e Monaco/Germania. La stessa Carraro docente universitaria, socia EDN e doc/it, interprete di conferenze in lingua tedesca, che ha già prodotto numerosi documentari premiati in festival e rassegne internazionali, attinenti principalmente Arte&Cultura e Storia. http://italiandoc.it/area/public/wid/QZS/scheda.htm

Il progetto del documentario che ha per protagonista l’artista lettone, la Carraro lo ha già presentato e illustrato al Programma Media 2009, al Film Festival di Berlino 2010, allo Italian Doc Screenings 2014 e al Baltic Sea Forum 2014.
Dall’1 al 16 aprile 2016 lo presenterà e illustrerà a Riga in Lettonia, con un trailer di 3 minuti (
https://vimeo.com/97218481) e una relazione di 20 minuti, partecipando al Baltic Sea Region Documentary Cinema 2016, insediato nel LKA Rīgas Kino muzeja vadītāja/ Peitavas iela 10, Rīga, LV-1050 (ieeja no Mazās Peitavas ielas) – www.kinomuzejs.lv

Ilze Jaunberga

Ilze Jaunberga il “Castello della luce” (Biblioteca Nazionale)

Breve sinossi

Con la sua icona ricorrente, la “bambola” – suo “alter ego” – Ilze Jaunberga, artista lettone e patriota orgogliosa, impegnata a preservare l’identità della sua nazione, crea un link fra il presente e la mitologia lettone. La monumentale struttura della Nuova Biblioteca Nazionale di Riga rievocata nei suoi dipinti del trittico “Castello della Luce”, riferimento inequivocabile alla leggenda popolare nazionale della Montagna di Vetro, che sta a simboleggiare il risveglio della Lettonia e la ritrovata indipendenza politica nel 1991, successiva alla caduta del muro di Berlino nel 1989.

Ilze è nata nel 1978: al tempo della “rivoluzione pacifica”, con i suoi genitori ha preso parte alla “catena umana” lunga 600 km attraverso le tre repubbliche baltiche nel 1989, che ha condotto a cambiamenti radicali fino all’ingresso nella UE.

Ascoltando le canzoni popolari in lingua lettone, molti ricordi riaffiorano nella memoria della pittrice, soprattutto l’amore per la sua Patria e, ripetutamente, il desiderio di abitare a Venezia, che un bel giorno è divenuto realtà. Nel documentario re-incontriamo Ilze in Italia, a Venezia dove ha già soggiornato più volte (la prima nel 1997), in concomitanza con la Biennale e il Carnevale: dove ha praticato anche “cross culture”, cimentandosi nella creazione di sculture in vetro a Murano.

I suoi ultimi dipinti, focalizzati sulla maschera “Anonymous”, iconizzano nuovi drammatici sviluppi nella contemporaneità sociale (sia politica sia economica sia culturale), con le sue “bambole” che continuano inperturbabili e indisturbate a osservare e testimoniare ciò che accade.

ILZE JAUNBERGA ha allestito la sua più recente expo personale nello Spazio Arte del Teatro del Navile in Italia, a Bologna in concomitanza con con ArteFiera & Art City 2016. Titolo dell’expo “Anonymous Reservatus”. Web Eco Press:

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/06/foto/il_volto_piu_ambiguo_e_ribelle_una_mostra_sulla_maschera_di_anonymous-132846792/1/?ref=fbplbo#1

“Anonymous Reservatus” perché nei dipinti di Ilze Jaunberga risulta ricorrente come costante iconica la maschera con baffetti e il pizzo, divenuta simbolo della protesta contro il potere e le sue macchinazioni col terrorismo, memoria postuma ante litteram del rivoltoso inglese Guy Fawkes: cospiratore cattolico mancato regicida, trucidato trentaseienne a Westminster il 13 aprile 1606 (regnante Giacomo I°, e vivente Shakespeare 1564-1616).

Written by rossiroiss

febbraio 18th, 2016 at 5:10 pm

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A BOLOGNA UNA EXPO DI ILZE JAUNBERGA

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La Repubblica – BOLOGNA. it

(http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/02/06/foto/il_volto_piu_ambiguo_e_ribelle_una_mostra_sulla_maschera_di_anonymous-132846792/1/?ref=fbplbo#1)

Il volto più ambiguo e ribelle:

Bologna, una mostra sulla maschera di Anonymous

di GIULIA FOSCHI


La maschera più ambigua e globalizzata, icona della ribellione, indefinibile, pericolosa e priva d’identità, ha ispirato l’artista lettone Ilze Jaunberga, autrice della serie “Anonymous Reservatus”, in mostra fino al 10 febbraio al Teatro Navile di Bologna (via Marescalchi 2/b). Opere in cui ricorre il volto beffardo di Anonymous, con i baffetti e il pizzetto, tra pagliacci, costumi carnevaleschi, animali fiabeschi e scene di rivolta sociale: impossibile sapere chi si cela dietro alle maschere, uomo o donna, bianco o nero, giovane o anziano, rivoluzionario o reazionario. La mostra, a ingresso libero, si può visitare nei giorni di programmazione della stagione teatrale dalle 18 alle 20. Informazioni teatrodelnavile@gmail.com, 051 224243

Written by rossiroiss

febbraio 8th, 2016 at 5:23 pm

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