DEL MIO RITRATTO DIPINTO DA LOLITA TIMOFEEVA

DEL MIO RITRATTO DIPINTO DA LOLITA TIMOFEEVA
DIVENUTO ICONA RICORRENTE NEI BLOG DEI MIEI DIFFAMATORI
DIVENUTO ICONA RICORRENTE NEI BLOG DEI MIEI DIFFAMATORI
Oscar Wilde ha scritto: “Ogni ritratto dipinto con passione è il ritratto dell’artista, non del modello. Il modello non è che il pretesto, l’occasione. Non è lui che viene rivelato dal pittore che, sulla tela dipinta, rivela se stesso”. Sottoscrivo ciò, ovviamente: supportandolo con ciò che ha scritto Umberto Galimberti che riassumo succintamente assemblato.Il pittore autore di un ritratto non ha eseguito la sua opera catturando l’anima di chi risulta rappresentato, come comunemente si crede, ma la sua relazione in atto col ritrattato nel momento esecutivo, il suo amore, il suo odio, la sua indifferenza, la sua insignificanza, in una parola la qualità della “passione” di chi ritrae più che di chi è ritrattato. Dipingendo e raffigurando un incontro, una relazione, un confronto che, attentamente guardato e scrutato, lascia trasparire la relazione intercorsa tra il pittore e il rappresentato, col suo carico di sentimenti.Perciò ogni ritratto, oltre a ritrarre chi vi risulta rappresentato, ritrae anche il pittore che lo ha dipinto, tradendo la fedeltà al modello, per incrociare e ritrarre i sentimenti che il personaggio rappresentato ha suscitato nell’artista e che, a posteriori, suscita diversamente motivato in ognuno di noi nel momento in cui lo“guardiamo”. Il ritratto ha per titolo “Homo Magni/Ficus” e raffigura un uomo di età indecifrabile e bell’aspetto, curato negli abiti, in buona salute, serenamente pensoso, seduto e in attesa. E’ un ritratto “criptico” più che critico, poiché non è possibile, così raffigurato, supporre tale uomo sfinito e debilitato, destinato al peggio, data l’ostilità e l’aridità del territorio che lo circonda. Così raffigurato, si deve giocoforza supporre tale uomo capace d’interrompere l’attesa in qualunque momento, per abbandonare la postazione che occupa comodamente seduto: capace di raggiungere l’oasi più vicina che sicuramente gli è nota, dove saprà procurarsi il necessario per allontanarsi agevolmente dalla zona desertificata. ————————————
I miei diffamatori, denunciati all’Autorità Giudiziaria, sono: Elisabeth Thatcher, Cristiano Ravarino e Alberto Agazzani: quest’ultimo anche variamente pseudo(ano)nimato, autore corvo di lettere e commenti postati in blog e social-network. Il ritratto intitolato “Homo Magni/Ficus” è stato dipinto nel 2000 dalla Timofeeva per una esposizione intitolata “Timofeeva portrait gallery”, allestita nel salone del Palazzo dei Notai a Bologna. Risulta riprodotto a pag. 23 del catalogo edito da Iles Célèbes Genève …a futura memoria. L’Agazzani nel frattempo è morto suicida nella sua residenza a Reggio Emilia.
I miei diffamatori, denunciati all’Autorità Giudiziaria, sono: Elisabeth Thatcher, Cristiano Ravarino e Alberto Agazzani: quest’ultimo anche variamente pseudo(ano)nimato, autore corvo di lettere e commenti postati in blog e social-network. Il ritratto intitolato “Homo Magni/Ficus” è stato dipinto nel 2000 dalla Timofeeva per una esposizione intitolata “Timofeeva portrait gallery”, allestita nel salone del Palazzo dei Notai a Bologna. Risulta riprodotto a pag. 23 del catalogo edito da Iles Célèbes Genève …a futura memoria. L’Agazzani nel frattempo è morto suicida nella sua residenza a Reggio Emilia.
Altro mio presunto ritratto dipinto dalla Timofeeva per denigrarmi è questo che riproduco qui di seguito.