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L’EMIGRAZIONE DI UN ITALIANO IN LITUANIA UNA SCOMMESSA PER LA VITA

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(dal Blog di Karim)


Sono un emigrante italiano che vive in Lituania. Tempo fa ho sentito un voce, mai confermata, che faceva notare che ci sono più calabresi in Canada che in Calabria. Una legge non scritta, ma praticamente dimostrabile, recita: “Ovunque tu vada, ci sarà sempre un italiano”. La mia esperienza personale dimostra che è una legge infallibile. (Piccola diversione matematica: se non si esclude dalla regola se stessi, nel caso si sia italiani, tale regola diventa un paradosso, perché nel momento in cui ti rechi in un posto straniero un’italiano c’è: ovvero te stesso!)

Quasi ogni giorno mi chiedo se la Lituania sia la scommessa giusta. Un po’ come i trader comprano azioni, e quindi danno fiducia a delle aziende, oppure comprano valute, e quindi danno fiducia ad un paese, io sto investendo il mio tempo, il mio denaro ed in pratica la mia vita sulla Lituania, ed è quindi una preoccupazione lecita domandarsi se sia stata una scelta giusta.

Il litas (la moneta locale) vale poco meno della carta straccia, se esci dalla Lituania con dei litas in tasca, sei fregato, ti conviene tenerli per il viaggio successivo, perché difficilmente troverai una banca disponibile a cambiartieli in euro. Oltre al fatto che il litas vale poco, ed anche la retribuzione lituana è coerente col contesto nazionale.
Non ho idea a quanto ammonti la retribuzione media lituana, su
NationMaster non sono riuscito a trovare alcuna voce in proposito, ma in base alla mie conoscenze so che la commessa di un negozio guadagna 1300 litas al mese netti (376€) mentre la responsabile dello stesso negozio guadagna 1800 litas al mese sempre netti (522€).

Nel contesto lituano sono stipendi normali e ti permettono di vivere senza concederti troppi sfizi. Il discorso cambia quando si parla invece di creare una famiglia, comprare casa, godersi delle vacanze o fare degli investimenti. Il litas è sempre il litas e la Lituania è solo un angolo del vasto mondo: quindi a vivere qui o si guadagna come si deve o ci si rassegna a vivere allo “spera in Dio”.

Ho avuto modo di discutere tutto ciò con chi vive quotidianamente la realtà di un lavoratore lituano. Evito di riportare i soliti paragoni che tentano di trovare un moltiplicatore (o divisore) che dia un senso alle differenze di valore, ma a mio avviso ci sono alcuni punti che dovrebbero essere stabiliti.
Per vivere bene, senza figli e possibilmente senza affitto, è necessario guadagnare almeno 600€ al mese.

Il prezzo delle case è elevato in confronto agli stipendi. Un’alternativa è l’acquisto del vecchio appartmento sovietico o una casa di legno perché costa meno: ma in questo ultimo caso non saprei dire quanto costa realmente meno. A questo proposito mi viene da pensare che una casa di legno la puoi comprare qui è fartela costruire dove vuoi, anche in un paese dove lo stipendio è in Euro.

Ci sono meno spese: gli alimenti costano meno, l’assicurazione costa meno e la burocrazia è più semplice, ma le macchine hanno gli stessi prezzi europei, telefoni e computer anche. Uno stipendio svalutato tende a incrinarsi sotto il peso di una global economy.

Che io sappia ci sono due paesi in Europa che erano come la Lituania e ora sono delle potenze economiche di tutto rispetto. La Norvegia (soprattutto grazie al petrolio) e ora un paese ricco e fiorente, l’Irlanda è un altro esempio di paese in crescita e che attualmente ospita un nutrito gruppo di italiani.

Dato che il tempo è una risorsa non acquistabile e usufruibile soltanto fino ad esaurimento scorte, è necessario valutare bene se la Lituania sia il posto ideale per trascorrere la vita da emigrante. Senza riassumere tutto con la infinita diatriba Italia – Lituania, sarebbe necessario esaminare gli altri 26 paesi europei e chiedersi: “E’ meglio “scomettere” su un paese più promettente?”.

Written by admin

gennaio 14th, 2010 at 5:14 pm

Posted in Italo-Baltica News

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