Italo-Baltica

associazione culturale

GLASSTRESS VERSIONE EXPORT A RIGA IN LETTONIA

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AD MAJOREM PERSONAL BRAND BERENGO GLORIAM

dal 20 Agosto all’11 Dicembre 2011

(http://www.iantichi.org/content/glasstress-versione-export-riga-lettonia – http://www.iantichi.org/content/glasstress-versione-export-riga-lettonia)
(http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2671564.html – http://lampisterie.ilcannocchiale.it/post/2671564.html)

Adriano Berengo, ce l’ha fatta: è divenuto brand internazionale, da zero al primo milione di euro e oltre, tanto da poter aspirare a divenire brand/lasciapassare per esporre in Art Basel e in altre fiere similari.
Durante gli anni trascorsi dal 1989 al 2011, l’imprenditore veneziano non ha sfornato e venduto in gran numero soltanto oggetti materiali costituiti da materiale vetroso, arricchendosi: si è caratterizzato e propagandato anche come brand, clonandosi diversamente nomato ed eccellendo nel rebranding o Xe Service (Berengo Fine Art – Berengo Studio – Berengo Collection – Berengo Centre for Contemporary and Glass – Venice Project – Berengo Studio 1989).Fino alla expo Glasstress (http://www.glasstress.org – www.glasstress.org),  evento collaterale de La Biennale veneziana, concepito nel 2009 e replicato nel 2011. Una expo esportabile, opportunamente dimensionata ad hoc per ogni budget e location disponibili.
Come l’expo intitolata “Glasstress Riga – Works from Berengo Studio”, dal 20 agosto all’11 dicembre 2011 a Riga in Lettonia, allestita in alcuni spazi del Mākslas Muzeja “Rīgas Birža” (http://new.lnmm.lv/lv/amm/misc/about/museum/http://new.lnmm.lv/lv/amm/misc/about/museum/): curatela in duo con Helena Demakova.Una Glasstress résumé versione export, concepita e allestita con 19 opere di 18 autori diversi. Con meno artisti, quindi, dei 61 protagonisti della expo-madre Glasstress veneziana, curata da Demetrio Paparoni & C., allestita nelle sale del piano nobile di Palazzo Cavalli Franchetti sul Canal Grande e nella ex fornace divenuta Berengo Centre for Contemporary and Glass a Murano.
Prodromo (antesignana e messaggera) di altre Glasstress expo-figlie post Riga: in contemporanea a Lidingo-Stockholm con opere di 32 artisti (compreso un vetro del 1964 di Jean Arp morto nel 1966), curatela in duo con Maria Wiberg (Millesgarden Museum – 27.08-2011/15.01.2012), successivamente a New York (MAD Museum of Art and Design) e Beirut (BEC Beirut Exibition Centre).I rapporti di Adriano Berengo con la Lettonia hanno avuto inizio nel maggio 1997, mentore e tramite lo scrittore Enzo Rossi-Ròiss ( HYPERLINK “http://www.rossiroiss.it” www.rossiroiss.it) durante un incontro in Europart a Ginevra, allorché ha deciso di concedere in uso il suo spazio espositivo Berengo Fine Art in Salizada San Samuele a Venezia per il co-insediamento (con sculture in vetro) della prima partecipazione ufficiale della Repubblica di Lettonia a La Biennale Arte (la XLVII), insediata anche con dipinti nelle sale della San Gregorio Gallery (come risulta nel catalogo ufficiale), senza alcun contributo finanziario statale lettone: protagonista Lolita Timofeeva, nata nel 1964 a Riga dove si è acculturata ed ha abitato fino al 1991 (http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html – http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html).

Written by rossiroiss

agosto 10th, 2011 at 6:17 pm

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